Articolo di Snorri Sturlarson
Conosciamo i castelli scozzesi
Prima parte
Una figura in abito di corte elisabettiano che fa capolino dietro a una finestra del Tantallon Castle, vicino Edimburgo. Per alcuni è la sagoma di Giacomo V , lì imprigionato nel 1520.
Di fantasmi vagabondi dentro ai castelli di Scozia cene sono tanti, ma non si ha certo bisogno di loro per spiegare il fascino assoluto di questi edifici che raccontano la storia di un Paese il cui paesaggio è punteggiato da torri, mura e ponti levatoi.
In tutto se ne contano circa duemila, anche se buona parte di essi è in rovina, e di alcuni resta solo il ricordo in qualche dipinto.
Castelli abitati o disabitati, pubblici e privati trasformati in hotel o musei, cadenti o perfettamente restaurati. Percorrere il Paese sulle tracce di questi edifici significa davvero raccontarne quasi mille anni di storia.
I primi castelli , intesi come dimore fortificate di nobili o feudatari, risalgono al XII secolo quando re David I , sul trono dal 1124 al 1153 , ne incoraggiò la costruzione per favorire un miglior controllo sul territorio.
Si trattava soprattutto delle cosidette “motte -and -bailey”, espressione anglo francese che indicava strutture diffuse in tutta Europa nel Medioevo: colline artificiali ottenute ammucchiando la terra derivata dallo scavo di profondi fossati.
In cima un torrione di legno, un cortile, qualche stalla.
Alla base una palizzata circolare lungo il fossato. Più tardi il legno sarebbe stato sostituito dalla pietra e le strutture sarebbero diventate più complesse molte sarebbe stato coniato il nome di “castles of enceinte”, castelli difesi da uno o più muraglioni.
Nella seconda metà del Quattrocento la diffusione della polvere da sparo e delle artiglerie portò a sensibili cambiamenti.
I castelli si attrezzarono per ospitare per ospitare le batterie di cannoni lungo le mura e si irrobustirono queste ultime per resistere ai bombardamenti dall’esterno.
Il castello di Ravenscraig, a Kirlcaldy, costruito a partire dal 1460, è il primo esempio di “artillery fort”.C’erano poi le “tower houses”, le case torri.
In Scozia ne restano circa ottocento; castelli in miniatura, di fatto dimore irrobustite, alte , squadrate, talvolta con un cortile quasi sempre esterno, capaci di resistere alle insidie di banditi o piccoli gruppi armati, ma non certo ad un attacco militare.